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Impianti fotovoltaici: quali scegliere

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Quando si deve installare un impianto, optare per un impianto fotovoltaico significa risparmiare energia e rispettare l’ambientePer l’installazione è bene rivolgersi ad installatori specializzati che durante il sopralluogo verifichino la possibilità di installazione ed il luogo di collocazione. 

Bisogna tener conto dell’esposizione e dell’inclinazione della superficie da utilizzare. Per un corretto funzionamento sono necessarie un’inclinazione che varia dai 10° ai 35° ed un’esposizione verso sud. Prima dell’installazione è opportuno valutare la zona in cui è collocato l’edificio poiché se fosse sottoposto a vincoli paesaggistici sarebbe necessario richiedere un nulla osta alle autorità competenti. 

Impianto fotovoltaico ad isola ed impianto connesso alla rete: quali sono le differenze 

L’impianto fotovoltaico è un impianto elettrico che con l’uso di appositi pannelli sfrutta l’energia solare per trasformarla in energia elettrica. Ne esistono due tipologie, quello ad isola detto anche off-grid e quello connesso alla rete conosciuto come grid-connect. L’impianto ad isola non è connesso ad alcuna rete di distribuzione per cui sfrutta l’energia elettrica prodotta dall’energia solare ed accumulata all’interno di una batteria o accumulatore di energia. 

L’impianto grid-connect è invece connesso ad una rete di distribuzione di energia elettrica gestita da terzi oppure all’impianto elettrico di chi ha deciso di installare l’impianto fotovoltaico sulla propria abitazione. 

Oltre a questi due tipi di impianti fotovoltaici ne esiste uno intermedio conosciuto come ibrido che parte come off-grid ma nel momento in cui viene a mancare la fonte di energia per garantire la fornitura si collega alla rete elettrica. 

Impianto fotovoltaico off-grid 

Dal punto di vista strutturale un impianto fotovoltaico off-grid è costituito da una serie di moduli fotovoltaici che sono disposti sul tetto o anche sulla facciata e sono rivolti verso sud, quindi a favore del sole. 

Hanno una batteria di accumulo che conserva la carica elettrica che i moduli hanno acquisito dall’energia solare per poi distribuirla ai vari apparecchi da utilizzare. Grazie ad una centralina è possibile trasformare l’energia solare in energia elettrica trasferendola alla batteria di accumulo. 

Impianto fotovoltaico connesso alla rete 

L’impianto fotovoltaico connesso alla rete detto anche grid-connect è costituito da una serie di moduli fotovoltaici rivolti verso il sole e deputati a raccogliere energia da una serie di cavi di connessione altamente resistenti ai raggi ultravioletti. 

E’ presente un inverter che serve per stabilizzare l’energia elettrica raccolta e trasformarla in corrente alternata da immettere nella rete ed un quadro di stringa che protegge l’impianto dai fulmini. Questo tipo di impianto fotovoltaico funziona secondo un modello di interscambio con la rete. 

In altri termini si stabilisce uno scambio bidirezionale per cui se dovesse venire a mancare l’energia prodotta dai pannelli solari sarà la rete elettrica nazionale a fornire l’energia elettrica necessaria. Al contrario nel momento in cui l’impianto produce più energia di quella richiesta potrà o essere depositata in un apposito accumulatore oppure essere ceduta alla rete di energia elettrica nazionale. 

Conviene installare un impianto fotovoltaico?

In Italia negli ultimi anni si è molto diffusa l’installazione di impianti fotovoltaici anche grazie alle incentivazioni statali a favore dell’energia pulita. In molti hanno infatti investito nell’installazione di un impianto fotovoltaico capace di produrre energia per uso proprio ed in alcuni casi da vendere al gestore della rete nazionale. 

Questo è reso possibile dalla posizione geografica dell’Italia che anche se con qualche differenza tra le regioni del nord e quelle del sud consente di sfruttare l’energia solare. Spesso ci si chiede se conviene investire in un impianto fotovoltaico e per dare risposta a questa domanda bisogna considerare vari fattori. 

Innanzitutto bisogna valutare nel caso in cui si tratti di un impianto ad uso domestico se l’energia che si produce è sufficiente a soddisfare il fabbisogno familiare. Importante è valutare i costi che dovrebbero rientrare in un arco temporale compreso tra i 4 e massimo gli 8 anni, considerando che la durata media dei pannelli è di circa 25 anni. 

E’ inoltre opportuno scegliere dei pannelli di elevata qualità che hanno tendenzialmente un rendimento pari al 90% nei primi 10 anni di utilizzo che si riduce all’80-70% nei successivi 15 anni.