Condizionamento e riscaldamento

Refrigeranti naturali: quali sono le loro caratteristiche nei sistemi di refrigerazione?

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Nell’industria dei sistemi di refrigerazione e di produzione di compressori per il condizionamento è importante sfruttare a proprio vantaggio l’uso delle più innovative tecnologie e dei refrigeranti naturali per garantire agli utenti finali le migliori efficienze e il mantenimento della temperatura all’interno dei locali della GDO, degli uffici commerciali, dei centri di smistamento dei prodotti freschi, congelati e surgelati, dei prosciuttifici e delle imprese operanti nel settore ittico e gelatiero.

Refrigeranti naturali: un’alternativa “green” ai FREON? 

Oltre ai FREON ovvero al gruppo di idrocarburi gassosi, contenenti uno o più atomi di fluoro e di cloro, i refrigeranti naturali rappresentano una validissima alternativa “green” ed ecosostenibile, sempre più apprezzati nell’industria dei sistemi di refrigerazione e di produzione dei sistemi di condizionamento forti di un bassissimo impatto ambientale.

I refrigeranti naturali sono gas naturali rispettosi dello strato di ozono atmosferico, sono ODP (Ozone Depletion Potential) e contribuiscono al riscaldamento globale al di sotto dei limiti sanciti dal protocollo di Kyoto.

I refrigeranti naturali si dividono in tre principali gruppi di seguito ascrivibili.

Ammoniaca ( R-717 ) 

Refrigerante naturale utilizzato nell’industria della refrigerazione e dei sistemi di condizionamento sin dagli anni ’30 del XX secolo. L’ammoniaca ( NH3 ) è apprezzata per le sue eccellenti ed elevatissime performances nei cicli di refrigerazione, vanta un punto di ebollizione molto basso e da un elevato coefficiente di efficienza energetica.

Refrigerante Nomenclatura ASHRAE Composizione Punto di ebollizione °C ODP HGWP
Ammoniaca R-717 NH3 -33,6 0 0

infiammabile e tossica per l’uomo; inoltre, non è compatibile con i circuiti in CU.

Per superare tali fattori ostativi e punti di criticità, si è assistito nell’industria della refrigerazione ad un maggiore ricorso ad impianti a fluido secondario in associazione con CO2 o anidride carbonica, altro refrigerante naturale di cui se ne parlerà tra poco.

I sistemi di refrigerazione ad ammoniaca sono ideali per gli impianti industriali di grandi dimensioni, nei supermercati, nei centri di smistamento, nei sistemi di logistica industriale e nei centri di stoccaggio e di trasporto dei prodotti congelati, surgelati, prosciutti, formaggi, gelati e pesce congelato.

Anidride carbonica ( R-744 )

I sistemi di refrigerazione ad anidride carbonica rappresentano una valida alternativa a quelli ad ammoniaca. Estremamente rispettosa dell’ambiente in termini di riscaldamento globale, l’anidride carbonica è un gas naturale che ha impatto zero sullo strato di Ozono.

Oltre a vantare ottime proprietà di trasmissione del calore, la CO2 vanta un’elevata capacità frigorifera volumetrica, oltre ad un’ottima efficienza termodinamica alle basse temperature.

A differenza dell’ammoniaca, l’anidride carbonica si fa prediligere per il fatto di non essere infiammabile e di essere atossica, non sono presenti limitazioni d’uso in tutto il mondo e non è soggetta ad alcun tipo di brevetto: questi sono i punti di forza e distintivi che rendono la CO2 un gas più economico in termini di costi di produzione e di distribuzione rispetto agli altri gas refrigeranti naturali.

Idrocarburi

Gli idrocarburi sono diffusi sia in ambito domestico sia in ambito industriale: non contengono né fluoro né cloro e sono rispettosi dell’ambiente. Per il semplice fatto di essere ecosostenibili, la quasi totalità dei sistemi e degli impianti di refrigerazione domestica sono alimentati con idrocarburi.

Altro punto di forza degli idrocarburi è legato al fatto di evitare i problemi connessi all’umidità, di apprezzare le ottime proprietà di trasporto del calore e di poter utilizzare gli oli minerali. Inoltre, gli impianti funzionanti con idrocarburi non sono assolutamente pericolosi, alla luce delle attuali disposizioni della normativa EN378 e, grazie al ridotto quantitativo di HC presente nei dispositivi.

Conclusioni: quale sarà il futuro dei refrigeranti naturali? 

L’incertezza sul futuro dei refrigeranti sintetici è un fattore chiave e decisivo che ha contribuito ad accrescere l’interesse dei refrigeranti naturali che forniscono certezza futura. In particolare, lo sviluppo del settore industriale si giocherà sui sistemi di anidride carbonica che hanno un prezzo interessante e consentono di risparmiare in termini di costi di manutenzione. I refrigeranti naturali sono una valida alternativa a quelli sintetici.