Condizionamento e riscaldamento

Riscaldamento a pavimento: come funziona e quali sono i vantaggi?

Impianti di riscaldamento a pavimento
Contenuto curato da energetico

Gli impianti di riscaldamento a pavimento sono stati introdotti per la prima volta negli anni ’50, ma da allora sono stati rivisti e sono stati migliorati dal punto di vista tecnico.

Oggi costituiscono una valida soluzione per l’impianto di riscaldamento della propria casa, non a caso molte persone decidono di investire sui pannelli radianti (altra espressione per indicare questa soluzione) quando giunge il momento di apportare delle migliorie alla propria abitazione.

Caratteristiche impianti di riscaldamento a pavimento

L’impianto di riscaldamento a pavimento è un sistema per riscaldare gli ambienti in modo efficace. Si può scegliere di optare per un sistema elettrico con diverse resistenze, oppure per un sistema ad acqua con le tubazioni. In entrambi i casi, le resistenze o le tubazioni dovranno essere poste a pavimento.

Chi sceglie di puntare su questo tipo di sistema di riscaldamento, lo fa principalmente perchéil calore viene distribuito in modo uniforme e questo consente di ottimizzare i consumi, oltre che di controllare in modo migliore la temperatura degli ambienti.

La distribuzione omogenea del calore è determinata dal principio fisico che viene sfruttato dal riscaldamento a pavimento, ovvero l’irraggiamento. Il calore prodotto, o per il riscaldamento dell’acqua nelle tubature o per il passaggio della corrente nelle resistenze elettriche, viene irradiato ed in questo modo disperso in modo uniforme nello spazio.

La distribuzione omogenea del calore non si riesce invece ad ottenere con gli impianti di riscaldamento tradizionali, per i quali uno degli svantaggi principali è il produrre una temperatura elevata in prossimità del riscaldamento ed una temperatura più bassa man mano che ci si allontana da esso.

Vantaggi impianti di riscaldamento a pavimento

Scopriamo quali sono i vantaggi impianti di riscaldamento a pavimento e quali sono i motivi per cui passare ad un impianto di riscaldamento di questo tipo potrebbe essere una buona idea.

Abbiamo già parlato della distribuzione uniforme del calore, che costituisce uno dei principali vantaggi di questa soluzione di impianto di riscaldamento.

A questo primo vantaggio, bisogna affiancare anche il risparmio energetico ed il conseguente minor impatto sull’ambiente. Da un punto di vista del costo, bisogna essere pronti a spendere una cifra maggiore in fase di installazione: il costo talvolta è del 50% più alto rispetto a quello di un impianto di riscaldamento classico.

Nonostante questo costo iniziale superiore, le stime in termini di consumi affermano che sia possibile risparmiare fino al 25% sul consumo di energia elettrica, dunque nel giro di qualche anno sarà possibile rientrare nell’investimento, per poi iniziare ad osservare il vero risparmio.

Altra differenza importante con i radiatori è che quest’ultimi possono produrre delle polveri, mentre nel caso del riscaldamento a pavimento non sono prodotte polveri nocive per la salute.

Svantaggi impianti di riscaldamento a pavimento

Parlando degli impianti di riscaldamento a pavimento bisogna discutere anche degli svantaggi di questa soluzione.

Il primo svantaggio, che abbiamo visto essere relativo, è quello del costo iniziale di installazione, perché nel corso del tempo si rientra nell’investimento grazie al risparmio energetico.

Per installare un impianto di questo tipo è necessario sollevare il pavimento di almeno 5 cm e dunque non è sempre possibile effettuare questo tipo di modifica. Inoltre, se il pavimento è parquet è comunque possibile installare l’impianto, ma bisogna fare attenzione affinché il parquet venga posato bene, per evitare che si sollevi a breve distanza di tempo a causa del calore che viene prodotto dal riscaldamento al di sotto del pavimento stesso.

Concludiamo gli svantaggi dicendo che il riscaldamento da pavimento necessita di più tempo per raggiungere la temperatura desiderata e che, dopo aver raggiunto la temperatura, l’impianto deve rimanere in funzione per non far abbassare velocemente la temperatura nella stanza.

In ogni caso, anche dovendo tenere l’impianto acceso per più tempo, il consumo complessivo risulta essere inferiore rispetto ad un sistema tradizionale.