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Che cosa si può fare per prolungare la durata di una fognatura? Abbiamo rivolto questa domanda agli specialisti di Carrare Spurghi S.r.l.: vale davvero la pena di conoscere le loro risposte.
Quali sono gli accorgimenti che devono essere adottati per far funzionare più a lungo una fognatura?
Tante sono le buone abitudini che sarebbe il caso di iniziare a prendere: per esempio quella che prevede di usare la carta igienica biodegradabile, in grado di sciogliersi con più facilità nel momento in cui entra a contatto con l’acqua. Inoltre, è auspicabile verificare i livelli delle fosse biologiche e dei pozzi neri, eseguendo un intervento di pulizia e spurgo almeno una volta all’anno. Nel water, poi, non si dovrebbero mai buttare prodotti come i mozziconi di sigarette, i cotton fioc, gli assorbenti, la carta o addirittura i panni.
Ci sono anche altre precauzioni da tenere a mente?
Se si ha a che fare con uno scarico intasato, non bisogna provare a disostruirlo con dei disgorganti o degli acidi versati nelle tubazioni; ancora più pericoloso è miscelare varie sostanze chimiche. Agendo in questo modo, infatti, si correrebbe il rischio di mettere a repentaglio la sigillatura delle tubazioni, ma soprattutto si potrebbero generare delle esalazioni tossiche pericolose, specialmente in un ambiente chiuso. A questo proposito, è utile ricordare che nemmeno l’olio da cucina deve essere buttato negli scarichi dei lavelli, dato che è potenzialmente inquinante. Se questo olio finisce in una fossa disperdente, con il passare del tempo può portare il terreno a impermeabilizzarsi.
Per la manutenzione che cosa si può fare?
Si può verificare lo stato dei vari pozzetti di ispezione della fognatura e controllare il regolare deflusso delle tubazioni di scarico. Nel caso in cui ci si rendesse conto della presenza di materiali melmosi e solidi che si sono sedimentati, sarà opportuno rimuoverli con un intervento di pulizia idrodinamica. Ci teniamo a ricordare, poi, che anche un uso eccessivo dei detersivi può essere deleterio. Essi, infatti, vanno ad accumularsi e a solidificarsi nel tempo nelle tubazioni, favorendo la formazione di otturazioni. Le tavolette profumate a loro volta devono essere evitate, non solo perché lo sporco si può nascondere nelle gabbiette, ma anche perché se si dovessero sganciare finirebbero per intasare la tubazione di scarico. Meglio tenersi alla larga anche dagli additivi per le fosse biologiche e ricordare che le fosse biologiche non devono essere sovraccaricate di acqua, per non rischiare di mettere a repentaglio il processo di depurazione.
Qual è il modus operandi di Carrare Spurghi?
La nostra realtà si rivolge sia a clienti privati che a clienti pubblici: per questo operiamo con acquedotti e consorzi di bonifica, ma anche con i ristoranti, gli hotel, le amministrazioni condominiali e perfino le carceri, senza dimenticare gli ospedali. Ci occupiamo di spurgo dall’inizio degli anni ’90, e il nostro staff si aggiorna in maniera continuativa frequentando i corsi previsti per la formazione sulla sicurezza sul lavoro.
Come si svolge lo spurgo?
Il primo step è rappresentato dallo svuotamento, per effettuare il quale occorre introdurre nella fossa biologica il tubo di aspirazione. Il materiale presente nel tubo, una volta che il depressore è stato messo in funzione e che la valvola di carico è stata aperta, viene aspirato dalla cisterna. Ci sono diverse tecniche di aspirazione, e la scelta dell’uno o dell’altra viene compiuta tenendo conto delle caratteristiche del materiale che andrà aspirato e, in particolare, della sua consistenza. Uno strumento noto come palino, per esempio, viene impiegato per la raccolta degli scarichi della cucina e lo svuotamento di pozzetti degrassatori: il palino è necessario per scrostare le pareti del pozzetto e permette anche di frantumare i blocchi di sporcizia.
E la stasatura che cos’è?
Quella è un’operazione che riguarda solo il lavaggio dei tubi di scarico. Può essere che un solo passaggio di acqua sia sufficiente, ma può accadere anche che ne serva più di uno per arrivare a una pulizia completa. Per la stasatura ci si serve di una sonda ad alta pressione con una testina forata, messa direttamente dentro al tubo.