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Raffrescatori Evaporativi e Covid-19: una soluzione green

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Covid-19: come comportarsi sul posto di lavoro

Come ormai è purtroppo ben noto, la lotta al Covid-19 richiede assoluto rigore. L’attenzione alle norme di sicurezza deve essere mantenuta alta anche sul luogo di lavoro: in alcuni ambienti professionali, infatti, il rischio è decisamente alto. Il codice di comportamento da seguire sul luogo di lavoro è semplice, ma deve essere mantenuto alla lettera. È fondamentale indossare sempre la mascherina in maniera corretta, in modo che copra completamente naso e bocca. Come è noto, la mascherina serve a proteggere chi la indossa, ma anche i colleghi di lavoro: è una barriera contro la diffusione nell’aria delle goccioline d’umidità emesse con il respiro. È importante indossare questo dispositivo di protezione anche dopo un tampone negativo, dopo essere guariti e perfino dopo il vaccino, secondo le ultime indicazioni OMS. Per contenere il virus, è importante anche mantenere le giuste distanze dai colleghi di lavoro. La variante inglese, ormai predominante in Europa, pare essere notevolmente più contagiosa rispetto al classico SARS-CoV-2: perciò, oggi si suggerisce di mantenere una distanza di almeno 2 metri dalle altre persone, sempre indossando la mascherina. Inoltre, all’interno dei luoghi di lavoro è importante cambiare l’aria frequentemente, o ancora meglio mantenere l’ambiente areato in maniera permanente, con un continuo afflusso di aria pulita dall’esterno. In questo modo, nel caso in cui uno dei lavoratori risulti positivo, si eviterà di creare un pericoloso accumulo di aria contaminata dal virus. Infine, è importante ricordare anche che le mani devono essere lavate di frequente, e che è indispensabile evitare di toccarsi naso, bocca e gli occhi se le mani non sono state adeguatamente igienizzate. Per evitare la trasmissione da contatto, è fondamentale anche ricordarsi di igienizzare periodicamente tutte le superfici del luogo di lavoro, utilizzando disinfettanti a base alcoolica.

Restrizioni e lavoratori a rischio

È semplice intuire come, in manzanza del rispetto di restrizioni e norme di sicurezza, anche un minimo livello di contagi possa scatenare un effetto onda: il tasso di malati, ricoveri e purtroppo decessi cresce a ritmi esponenziali. Ma il lavoro non può fermarsi: perciò, anche in zona rossa, moltissime categorie di lavoratori continuano a esercitare la loro attività. Parliamo, naturalmente, dei lavoratori dei servizi essenziali, ma anche delle industrie. La gran parte di queste attività presentano per loro natura un elevato rischio di contagio: supermercati, ospedali, capannoni industriali. Tutti luoghi con una caratteristica in comune: sono ambienti chiusi, affollati, spesso con uno scarso ricambio d’aria, dove – per questioni professionali – mantenere le giuste distanze è spesso difficile. Una soluzione al problema nelle industrie, ma anche nei supermercati e negli ospedali, può essere rappresentata dai raffrescatori evaporativi industriali. Si tratta di dispositivi che consentono un ricambio d’aria continuo, un fattore fondamentale per contrastare il Covid-19.

Raffrescatori evaporativi: ricambio dell’aria e risparmio energetico

raffrescatori evaporativi sono dispositivi che sfruttano un principio semplice e naturale: ossia, quello secondo cui l’evaporazione sottrae calore. Si tratta di macchinari green, caratterizzati da un dispendio energetico minimo, e che per questo incidono minimamente nei costi di consumo. In questo periodo di emergenza i raffrescatori evaporativi industriali sono un grande aiuto per tutti gli imprenditori che devono tutelare la salute dei propri dipendenti. Questi macchinari, infatti, provvedono a far entrare nell’ambiente di lavoro un flusso continuo d’aria pulita dall’esterno, adeguatamente rinfrescata e umidificata, a costi bassissimi. Il capannone industriale potrà, così, contare su aria sempre pulita proveniente dall’esterno: al contrario dei sistemi tradizionali di climatizzazione, l’aria non ristagnerà nell’ambiente, né sarà sottoposta a continuo ricircolo. Inoltre, l’aria emessa dai raffrescatori ha un coefficiente di umidità capace di creare un microclima ideale. Si tratta, insomma, di un alleato di grande utilità, capace di migliorare la salubrità degli ambienti professionali di grandi dimensioni.