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Guida alla scelta dei moduli fotovoltaici

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Chi è intenzionato a ricorrere a moduli fotovoltaici per la propria abitazione o per la propria azienda si trova di fronte a molteplici possibilità di scelta: la varietà di opzioni che il mercato mette a disposizione è decisamente variegata, a seconda delle prestazioni desiderate e dei materiali su cui si vuole fare affidamento. Dal punto di vista delle tecnologie, per esempio, si è chiamati a decidere tra i moduli in silicio policristallino e quelli in silicio monocristallino. Questi ultimi, in genere, hanno un costo più elevato e, a parità di potenza, hanno bisogno di meno spazio: ciò vuol dire che sono più efficienti.

Non solo: i moduli monocristallini si fanno apprezzare rispetto a quelli policristallini perché in condizioni di intensità solare più bassa garantiscono una produzione maggiore, anche se le loro prestazioni si riducono con le alte temperature. In alternativa, si può fare riferimento anche ai moduli fotovoltaici in film sottile, che sono realizzati con seleniuro di rame o tellururo di cadmio, silicio amorfo, gallio e indio. L’invecchiamento è, in qualsiasi caso, un aspetto che deve essere preso in considerazione con la massima attenzione: in assenza di difetti o guasti, infatti, le tegole fotovoltaiche con film sottile hanno una perdita media di efficienza che può arrivare fino all’1.2%, mentre quella del silicio cristallino non va più in là dello 0.8%.

Come scegliere i moduli fotovoltaici

Gli esperti del settore, pertanto, raccomandano di preferire il film sottile unicamente nelle circostanze nelle quali si ha la necessità di ridurre al minimo il peso dell’impianto, oppure quando si ha bisogno di ricorrere a coperture particolari. D’altro canto il monocristallino è da privilegiare essenzialmente quando lo spazio a disposizione sul tetto è limitato.

La scelta fra i tipi di pannelli solari termici non è, invece, significativa per ciò che concerne le temperature: vale la pena di sapere, comunque, che con l’aumentare delle temperature il rendimento del silicio cristallino cala in modo più consistente rispetto a ciò che si verifica con le altre tecnologie, mentre il silicio amorfo resiste senza problemi. Nel caso in cui si abbia a che fare con impianti fotovoltaici che toccano temperature particolarmente alte, può essere un’idea intelligente quella di prendere in esame i film sottili, che sono tecnologie in grado di resistere al calore in maniera ottimale: certo è che è sempre indispensabile verificare i costi.

Al di là delle tecnologie, poi, in occasione dell’acquisto dei moduli fotovoltaici ci si deve preoccupare di controllare che essi riportino le certificazioni del caso, indispensabili per garantire la loro sicurezza. Lo IEC 61215 è lo standard minimo che deve essere rispettato dai moduli in silicio cristallino, mentre lo IEC 61646 è quello da valutare per i moduli in film sottile; inoltre, sarebbe preferibile optare per moduli accompagnati da certificazioni supplementari, che variano a seconda del sito in cui dovranno essere installati. Per i moduli destinati a zone nevose, per esempio, la certificazione da ricercare è la IEC 62782, che riguarda i prodotti che sono testati per sopportare carichi meccanici più elevati rispetto al normale, mentre per i moduli che devono essere usati vicino al mare la certificazione consigliata è la IEC 61701, che riguarda la resistenza alla nebbia salina.

Kit fotovoltaici: quali certificazioni ricercare?

Ma non è tutto: molto importante è la certificazione IEC 62804, che ha a che fare con il Potential Induced Degradation. Si tratta di un difetto abbastanza comune a causa del quale le prestazioni dei moduli fotovoltaici vanno incontro a un degrado accelerato. Per tutelarsi da questo e da altri inconvenienti, ad ogni modo, è sufficiente controllare le garanzie, relative non solo al calo delle prestazioni, ma anche ai difetti di produzione: viene garantito un calo massimo del 20% in un quarto di secolo, mentre la garanzia contro i difetti di produzione è, in genere, di 10 anni.