Energia

Ristrutturazione energetica per consumi ridotti

Ristrutturazione energetica
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La ristrutturazione energetica di un immobile, sia o meno destinato all’ uso abitativo, richiede una apposita certificazione energetica, a sua volta garantita da un attestato di prestazione energetica, APE.
In questo modo, ovvero mediante il dato riportato nel documento, il cittadino può conoscere, nel modo più chiaro, da una parte le prestazioni energetiche reali e attese dell’edificio e, dall’ altra, il consumo annuale di energia.
La classe energetica è utile per individuare nel modo più semplice i possibili interventi da fare per migliorare le prestazioni dell’edificio stesso.
Nell’analisi dei consumi energetici si deve considerare il sistema integrato edificio impianto, ovvero l’involucro dell’edificio e i suoi impianti tecnologici.

Qualsiasi spazio di un edificio è dotato di un Involucro, ovvero la “pelle” che lo protegge dall’esterno. Per esempio, una parete si compone di strati di materiali con caratteristiche differenti, funzionali a proteggere gli ambienti da caldo, freddo e umidità. Questi strati  possono essere caratterizzati dalla presenza di uno specifico materiale isolante. Per esempio, il polistirene espanso estruso come Styrodur (XPS), favorisce la coibentazione degli spazi e impedisce la formazione di umidità e muffe, nel totale rispetto dell’ambiente e delle generazioni future.

Poi ci sono le finestre, un filtro importantissimo per la casa: permettono di far entrare la luce e l’aria necessarie a creare il comfort abitativo più adatto a vivere bene. Le finestre sono delle aperture sulla parete, per questo devono essere composte da materiali adatti alla coibentazione degli spazi. Vetri, infissi, struttura, sono necessari a far respirare la nostra casa garantendone la coibentazione ottimale.
Gli impianti tecnologici, invece, sono necessari per il trattamento dell’aria e dell’acqua finalizzato a mantenere il comfort degli ambienti.

L’efficienza energetica è diventata dunque negli ultimi anni una tematica di sempre più grande interesse. Se è vero che una politica di efficienza nei consumi permette ad ognuno di noi di ridurre i costi e poter godere, in genere, di notevoli benefici utilitaristici, è vero anche che le questioni legate all’inquinamento globale, all’effetto serra e al surriscaldamento terrestre sono diventate di rilievo così grande da non poter non pensare di intervenire.

Questo significa che, se consumi ridotti di energia permettono di ridurre significativamente le emissioni di anidride carbonica (Co2), responsabili per la maggior parte dell’effetto serra, allora una politica di efficienza energetica risulta profittevole sia per il singolo, sia per la collettività.

La scala di classificazione della prestazione energetica degli immobili è composta da 10 classi: A4, A3, A2, A1, B, C, D, E, F, G (dal più efficiente al meno efficiente).
Essa viene determinata attraverso l’indice di prestazione energetica globale dell’edificio in termini di energia primaria non rinnovabile. Questo indice tiene conto del fabbisogno di energia primaria non rinnovabile non solo per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria,ma anche di servizi come  la climatizzazione estiva, la ventilazione, e l’illuminazione artificiale.

Le percentuali di risparmio realizzabili tramite interventi di riqualificazione energetica oscillano tra il 10% e oltre il 50%.
Con un maggior risparmio maggiori sono gli interventi di riqualificazione. Sia dell’involucro esterno, sia degli impianti tecnologici.
Ciò che più conta nel risparmio energetico è che tutto è finalizzato a migliorare le prestazioni energetiche di un edificio migliorando i consumi ed il comfort ambientale.