Bioedilizia

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La bioedilizia è il primo passo per un vero risparmio

La bioedilizia è quella branca dell’architettura che permette il risparmio di energia elettrica così come la diminuzione dell’impatto ambientale delle costruzioni umane attraverso la progettazione e la realizzazione di case, uffici e stabilimenti green. Essa fa uso di particolari materiali edili, specifici accorgimenti architettonici e tecnologie mirate, al fine di migliorare l’efficienza energetica all’interno delle abitazioni e di favorire un maggiore risparmio energetico e a garantire una ridotta dispersione delle risorse. Un discorso che coinvolge economica, tecnologia ed ecologia.

Bioedilizia: un vantaggio non solo per l’ambiente

La bioedilizia non si limita a ridurre l’inquinamento esterno prodotto dagli edifici, ma consente di diminuire anche quello interno e di risparmiare energia elettrica, portando così un beneficio al pianeta ma anche un vantaggio immediato a chi abita, vive o lavora in un edificio adeguatamente realizzato. Inoltre oggi sono disponibili numerose soluzioni che offrono alternative di design adatte a soddisfare i più svariati gusti ed esigenze.

Oltre ad appellarsi alla bioedilizia, una buona soluzione per risparmiare sui costi dell’energia elettrica potrebbe essere quello di affidarsi a un portale di confronti online. Ad esempio è possibile calcolare il preventivo in maniera rapida sul sito di comparazione SuperMoney.eu dove potrai confrontare tutti i costi e le caratteristiche di molte offerte luce. Ma facciamo un passo indietro e, in particolare, andiamo ad approfondire quali sono i vantaggi fiscali della bioedilizia in fase di costruzione e/o ristrutturazione.

Quali sono i vantaggi fiscali della bioedilizia?

Come dicevamo, vivere in una casa progettata in funzione dell’efficientamento energetico ti consente di risparmiare sui consumi elettrici. Ma questo non è l’unico vantaggio per chi decide di fare un investimento di questo tipo.
Da anni ormai il governo italiano ha adottato una politica lungimirante in materia di sgravi fiscali, per chi ha intenzione di ristrutturare la propria abitazione ai fini di una riqualificazione energetica. Di conseguenza, per chi, nei lavori di ristrutturazione, integra procedure di efficientamento e di riqualificazione energetica, sono previste delle detrazioni IRPEF che vanno sotto il nome di “Ecobonus”.
Detto altrimenti, se decidi di ristrutturare la tua casa facendo appello alla bioedilizia, potrai detrarre dal calcolo IRPEF una percentuale delle spese sostenute per gli interventi di riqualificazione fino a un massimo di spesa di 96 mila euro per unità immobiliare.

L’Ecobonus è stato confermato anche per il 2017.  Per quanto riguarda i condomini, il tetto fissato è di 40 mila euro ad appartamento, con detrazioni fino al 70% se si parla di rinnovare il “cappotto” dell’edificio (l’involucro)  e fino al 75% se viene certificato il miglioramento della prestazione energetica invernale e estiva.
Di conseguenza, far ristrutturare la propria abitazione seguendo i principi della bioarchitettura porterà un vantaggio non soltanto in termini di risparmio sulla bolletta dell’energia elettrica, ma anche un rimborso decennale sulla base delle detrazioni IRPEF. Un investimento che si trasforma, nel tempo, in un cospicuo risparmio.

In conclusione, abbattere i costi dei consumi di energia elettrica in fase di costruzione o di ristrutturazione è possibile grazie a una tipologia di intervento che punta principalmente sulla bioedilizia e sull’efficientamento.