News

Grondaie: materiali, montaggio e tutto ciò che c’è da sapere

Contenuto curato da energetico

indice

Le grondaie non sono tutte uguali ma possono essere fatte di materiali diversi, come PVC, rame o in molti casi può essere presente la lattoneria in alluminio.

La scelta del materiale dipende da molteplici fattori, ma non basta semplicemente scegliere quello giusto.

La grondaia deve rispettare determinate norme e soprattutto non bisogna mai dimenticarsi della manutenzione, per evitare che possa intasarsi o danneggiarsi.

Com’è fatta una grondaia?

Le grondaie, per quanto possano sembrare semplici, sono in verità composte da molti elementi e ciascuno di questi deve avere la sua attenzione, cura e ha la sua importanza.

  • Il canale di gronda. Orizzontale lungo il bordo del tetto, è leggermente in pendenza verso il collettore, serve a far defluire l’acqua in un unico punto.
  • Le giunzioni (o raccordi), che uniscono i vari canali di gronda.
  • Cicogne (o staffe a fascia), necessari ad ancorare la grondaia al tetto.
  • Il tappo o il fondo della grondaia.
  • Il collettore. Parte della grondaia con un foro verso il basso.
  • Il gomito. Unisce il tubo pluviale al collettore ed ha spesso una forma a gomito per fare in modo che il tubo pluviale aderisca alla facciata.
  • Il tubo pluviale, verticale, fa defluire l’acqua verso il basso.
  • Il discendente. È l’ultima parte del tubo, quella che arriva al suolo, e accompagna l’acqua pluviale al suolo.

I materiali

Le grondaie possono essere realizzate con vari materiali.

La grondaia in PVC è la più economica. È di facile montaggio e abbastanza resistente, in genere dura 15 anni.

La grondaia di rame è di facile modellaggio e inoltre grazie all’ossidazione per l’esposizione all’aria si copre di una patina che la rende ancora più resistente. Può durare fino a mezzo secolo.

La grondaia in lamiera zincata è la più diffusa. Resiste bene all’ossidazione e dura in media trent’anni, ma sopporta meno l’inquinamento e la salsedine.

La grondaia in acciaio galvanizzato è anche questo un modello facile da montare e che resiste a lungo, oltre ad essere molto economico.

La grondaia in acciaio laccato ha una resa estetica migliore rispetto a quella galvanizzata, ma ha un prezzo più elevato.

Infine la grondaia in alluminio è più modellabile e resiste di più all’usura rispetto alle altre, ma sopporta poco il freddo. Può durare più di vent’anni, poco deformabile ma disponibile in diverse tonalità.

Il montaggio e la cura

Per scegliere il materiale migliore per le nostre esigenze bisogna valutare aspetti geografici come ad esempio la piovosità della nostra zona, e scegliere così un buon compromesso tra resistenza ed economicità.

In fase di istallazione inoltre dobbiamo fare attenzione a rispettare la giusta pendenza (minimo 5 mm per metro lineare), in cui il collettore deve essere il punto più in basso.

Attenzione anche alle normative.

Questa infatti dice che l’acqua piovana che cade dal tetto non può andare nella proprietà del vicino, ma una volta raggiunta terra tramite la grondaia allora può sfociare anche nella proprietà del vicino.

Inoltre ciascun comune può avere una sua normativa specifica riguardo all’estetica della grondaia, perciò il consiglio è quello di informarsi in precedenza. Infine, una volta installata la vostra grondaia, ricordatevi della manutenzione, che è consigliata fare almeno una volta l’anno per eliminare residui e corpi estranei in grado di intasare o danneggiare la grondaia.