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Case sostenibili e mutui agevolati: cosa offre oggi il mercato

Case sostenibili
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“Sostenibilità” sta diventando sempre di più una parola che fa parte della narrazione delle aziende: è facile banalizzarla, e occorre darle significati concreti, con soluzioni altrettanto concrete.

È quanto sta alla base delle agevolazioni green, in particolare per quanto riguarda i finanziamenti e il mutuo green prima casa, al centro della Direttiva case green, introdotta a livello europeo nell’ottica di stimolare una riqualificazione del patrimonio edilizio del Belpaese.

Se si considera, come emerge da diverse statistiche, che buona parte degli edifici italiani sono stati costruiti prima del 2000, e hanno dunque standard inadeguati rispetto a quelli odierni, le strutture che necessitano di ammodernamento sono la maggior parte.

Vediamo quindi cosa si intende per casa green e quali sono le normative e le agevolazioni oggi disponibili.

Come è fatta una casa green

Le agevolazioni per gli immobili green fanno riferimento a strutture con caratteristiche ben precise. Ecco di quali si tratta:

  • uso di fonti energetiche rinnovabili, ad esempio attraverso l’installazione di sistemi come quelli del fotovoltaico;
  • uso di materiali green, come legno, gres porcellanato, alluminio, sughero, paglia, vernici e colle ricavate da resine vegetali. Sotto questo punto di vista una delle certificazioni più valide è quella LEED, acronimo di Leadership in Energy and Environmental Design;
  • uso di sistemi di riscaldamento ad alta efficienza, come le pompe di calore, da integrare con l’uso di fonti rinnovabili;
  • infissi ad alta efficienza, sia termica che acustica. Gli infissi sono una misura spesso sottovalutata, ma particolarmente efficace, soprattutto alla luce del fatto che buona parte degli immobili italiani risultano ormai antiquati sotto questo punto di vista;
  • scelta di tessuti green per le componenti di arredo, come cotone, canapa e lino;
  • impostazione di soluzioni illuminotecniche che denotano un’alta efficienza, come quelle a LED, coniugando un altrettanto importante risparmio energetico.

Una casa green, pertanto, non può essere sostenibile soltanto a parole: deve avere oltre a standard come quelli LEED anche una certificazione energetica alta. Un requisito, quest’ultimo, richiesto dalla maggior parte dei sostegni, che prevedono un salto, talvolta, persino di due classi energetiche.

Mutuo per casa green: la direttiva europea

Il mutuo per casa green è rivolto all’acquisto/ristrutturazione di immobili che presentano una classe A oppure B: i livelli più alti. Possono essere a tasso fisso, variabile oppure misto e si inseriscono in un approccio più generale, ovvero quello delle ultime direttive europee.

Ci riferiamo in particolare alla direttiva UE 2024/1275 “Case Green”, che rientra all’interno di una riforma a spettro più ampio, quella Fit for 55. L’obiettivo è una completa decarbonizzazione per il 2050 tramite la riqualificazione del patrimonio energetico europeo e un miglioramento a livello energetico.

Secondo quanto afferma una ricerca del Centro Studi di Fondazione Geometri Italiani in partnership con CGIA (Centro Studi Sintesi) di Mestre e Smart Land, l’efficientamento degli edifici è un obiettivo realizzabile sul territorio nazionale per il 2030. Questo grazie ai vari sostegni edilizi messi in campo dal governo, a cominciare dal superbonus.

Lo studio riporta che l’Italia ha già centrato una riduzione del 91% dei consumi rispetto al target stabilito dall’UE proprio per il 2030. I mutui specifici per case green tengono conto di questo aspetto, alla luce del fatto che gli immobili già riqualificati sono molti di più rispetto al recente passato.

L’offerta del mercato è quindi già migliorata e le società finanziarie sono interessate a premiare questo aspetto.