Ambiente

Come vengono smaltiti i rifiuti contenenti amianto?

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In passato l’amianto, materiale economico e facilmente reperibile, è stato molto usato in campo edile e industriale per le sue caratteristiche di resistenza al calore e al fuoco oltre che all’azione degli agenti biologici, chimici e all’usura.

Purtroppo è emerso che l’amianto si rivela assai nocivo per l’uomo compromettendone in modo grave la salute perché rilascia fibre che possono essere inalate e sono la causa di gravi patologie, spesso irreversibili, a carico dell’apparato respiratorio.

Con la Legge n. 257 del 27 marzo 1992, lo Stato Italiano ha imposto la cessazione dell’impiego di amianto definendo norme e sistemi per uno smaltimento controllato.

La cosa migliore, quando si intende smaltire amianto, è rivolgersi a ditte specializzate come https://www.valli-ambiente.it/smaltimento-eternit che assicurano professionalità e sicurezza totali.

Che cos’è l’amianto

L’amianto è un minerale naturale dalla struttura fibrosa molto impiegato in passato in manufatti e applicazioni. Si tratta di un materiale dalle spiccate proprietà tecnologiche che vanta un’ottima resistenza meccanica e una straordinaria flessibilità, distinguendosi anche per la capacità di legarsi ad altri elementi e per le proprietà termoisolanti e fonoassorbenti.

I materiali più pericolosi realizzati con l’amianto sono quelli dalla struttura friabile che anche con la sola pressione delle mani si sbriciolano liberando fibre nocive per i polmoni.

Nel caso di amianto compatto, che non rilascia fibre spontaneamente, il pericolo si presenta quando viene segato o si deteriora.

Raccolta e smaltimento dei rifiuti con amianto

Tutto ciò che riguarda le modalità di raccolta, di trasporto, di stoccaggio e di smaltimento dei rifiuti contenenti amianto è regolamentato dal Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 e dal D.M. n. 248 del 29 luglio 2004 che riguarda il trattamento specifico dell’amianto.

Ogni tipologia di smaltimento prevede un progetto di bonifica in cui i rifiuti contenenti amianto devono essere adeguatamente raccolti per essere poi depositati separatamente dagli altri rifiuti.

I materiali contaminati con amianto e classificati come speciali, nocivi e tossici, vanno obbligatoriamente raccolti in sacchi dedicati e contrassegnati dall’etichetta “Attenzione contiene amianto”, per essere poi eliminati a norma di legge, ossia smaltiti tramite stoccaggio definitivo in discariche controllate.

Non è ammessa alcuna forma di smaltimento diversa da quella che porta l’amianto nelle discariche controllate.

Alcuni rifiuti di amianto come i materiali da costruzione in cui l’amianto è presente in matrici cementizie e resinoidi sono classificati come non pericolosi e si possono subire dei trattamenti pre-smaltimento o essere smaltiti direttamente in discarica.

I trattamenti dei rifiuti che contengono amianto sono di due tipologie.

La prima tipologia tende a ridurre il rilascio di fibre senza alterare la struttura cristallochimica dell’amianto o variandola solo parzialmente. In questa tipologia rientrano il confezionamento in contenitori rigidi o flessibili, l’incapsulamento e i trattamenti ammessi nel corso delle operazioni di bonifica per la tutela degli operatori e per la salvaguardia dell’ambiente. 
  

La seconda tipologia concerne tutti quei trattamenti che cambiano a livello strutturale la composizione cristallochimica dell’amianto annullando in questo modo il rischio legato ai minerali  di amianto.


Le discariche predisposte a farsi carico dei rifiuti contenenti amianto, sia quelle destinate ai rifiuti non pericolosi sia quelle specifiche per i rifiuti pericolosi devono essere coltivate mediante sistemi che si basano sulla realizzazione di settori o trincee. Le coltivazioni vanno spaziate adeguatamente per consentire il passaggio degli automezzi evitando la frantumazione dei rifiuti contenenti amianto abbancati.

Il rifiuto contenente amianto va ricoperto nella stessa giornata di conferimento con uno strato di terreno di almeno 20 cm di spessore.

Tale processo richiede particolare cura e attenzione in modo da evitare la rottura degli involucri protettivi e la dispersione con il vento di polveri provenienti dai sacchi e dagli involucri.