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Nel periodo attuale in cui viviamo, l’affitto oppure la vendita di terreni che siano finalizzati all’installazione di impianti fotovoltaici può essere un’iniziativa ad elevato rendimento da prendere assolutamente in considerazione. Le alternative attualmente esistenti sul mercato dell’energia rinnovabile, riguardano la possibilità di affittare oppure vendere terreni sui quali realizzare impianti fotovoltaici a terra. In alternativa, è anche possibile affittare terreni per fotovoltaico per coperture industriali.
In questo ultimo caso, la realizzazione di un impianto fotovoltaico sul tetto di un capannone industriale potrebbe essere utile per la sostituzione di eventuali coperture di amianto oppure eternit. Le rendite potenziali, sia nel caso di terreni agricoli che di terreni industriali, potrebbero partire da un minimo di 2mila euro fino ad arrivare a cifre che possono raggiungere anche i 4mila euro per ettaro. Scopriamo insieme quali sono i requisiti e le autorizzazioni necessarie.
Terreni agricoli e industriali: i requisiti necessari
La prima cosa da fare quando si vuole affittare un terreno agricolo o industriale è quella di verificare se sia in possesso dei requisiti necessari per avviare l’eventuale installazione di un impianto fotovoltaico in regime di “grid parity” oppure di “market parity”, ovvero due terminologie tecniche che si riferiscono al costo dell’energia prodotta dall’impianto che può essere inferiore o uguale al costo dell’energia elettrica.
L’installazione a terra non sembra comportare costi, dal momento che in presenza dei requisiti sarà compito dell’investitore farsi carico delle spese necessarie legate alle autorizzazioni e alla costruzione dell’intero impianto.
Oggi, dopo un rallentamento avvenuto nel 2012 a seguito dell’interruzione degli incentivi pubblici erogati dal governo italiano, il mercato fotovoltaico rappresenta una nicchia di mercato in ripresa. Le energie rinnovabili sono da considerare un business in forte crescita, caratterizzato dalla volontà di andare incontro alle esigenze dell’ambiente. Le principali caratteristiche per l’installazione di un impianto fotovoltaico sono:
- terreni agricoli: che abbiano un’estensione di almeno 8 ettari oppure di almeno un ettaro, che siano nelle vicinanze di zone industriali, discariche o cave attive oppure terreni che abbiano un’estensione di almeno un ettaro e che siano ubicati nelle vicinanze di tratti autostradali;
- coperture industriali o appezzamenti: la cui superficie dovrebbe avere un’estensione maggiore di 3000 m² facenti parte di coperture industriali oppure di appezzamenti agricoli;
- terreni industriali, ex cave e discariche: terreni industriali con un’estensione di almeno un ettaro, ex cave oppure ex discariche con un’estensione di almeno un ettaro (è fondamentale che sia presente un certificato di ripristino).
Le caratteristiche principali del terreno
Per potere ospitare un impianto fotovoltaico, a patto che rispetti i requisiti visti prima di estensione della superficie, devono essere presenti alcuni requisiti di base. Precisamente:
- esposizione al sole: il terreno che sia per uso agricolo oppure industriale deve avere una superficie pianeggiante con l’esposizione principale rivolta verso il sud;
- la copertura industriale: deve rispettare la normativa vigente sulle regole urbanistiche ed avere la necessaria stabilità;
- deve essere sufficientemente vicino alla linea elettrica oppure alla cabina di trasformazione più vicina;
- non devono essere presenti vincoli: di natura urbanistica, paesaggistica oppure ambientale sul bene immobile oggetto dell’installazione fotovoltaica.
Le autorizzazioni necessarie
Affinché si possa ottenere il contratto di affitto legato all’immobile che andrà ad ospitare l’impianto fotovoltaico, è necessario ottenere una serie di autorizzazioni. In particolare:
- un documento che descrive dettagliatamente la stima dei costi necessari per la connessione alla rete elettrica nazionale, per la nuova linea da costruire e per l’allaccio al punto individuato. Si tratta del documento chiamato Soluzione Tecnica Minima Generale anche conosciuto con la sigla STMG;
- un documento che può essere presentato a seguito dell’accettazione del gestore del STMG. Questo documento chiamato Soluzione Tecnica Minima Definitiva, anche conosciuto come STMD, permette di dare avvio al progetto definitivo finalizzato alla connessione dell’impianto fotovoltaico;
- un documento che descrive tutte le procedure necessarie al fine di ottenere il permesso di allaccio alla rete elettrica nazionale. Si tratta del Testo Integrato delle Connessioni Attive, anche conosciuto con la sigla TICA;
- documenti relativi alle comunicazioni di inizio lavori, per i quali alcune volte può essere necessaria l’approvazione di un tecnico. Si tratta del CILA e della CIA;
- la dichiarazione di inizio attività legata a un procedimento semplificato specifico per le energie rinnovabili, ovvero la Procedura Abilitativa Semplificata (PAS);
- l’Autorizzazione Unica (AU) rilasciata dalla provincia o dalla regione di installazione dell’impianto, specifica per le realizzazioni di consistenza media oppure grande.