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Tubi per impianti idraulici, come sceglierli

Contenuto curato da energetico

Chi è alle prese con la ristrutturazione della propria abitazione potrebbe avvertire l’esigenze di rifare anche gli impianti idraulici domestici: ciò vuol dire che è arrivato il momento di scegliere i tubi, un compito meno semplice di quel che si potrebbe ipotizzare. Sul mercato, infatti, è disponibile una grande varietà di soluzioni per ciò che riguarda materiali e composizioni, dal multistrato al polipropilene, passando per il rame: ognuna di esse presenta caratteristiche e vantaggi che vale la pena di conoscere, in vista di un acquisto oculato e consapevole.

I tubi in pvc

tubi in pvc e in polipropilene sono tra i più diffusi e possono essere facilmente riconosciuti per la loro colorazione verde o blu. La leggerezza è una delle loro caratteristiche più significative, e si associa a una notevole capacità di resistere alla corrosione: si tratta di una dote che non può essere sottovalutata, dal momento che un impianto idraulico è inevitabilmente sottoposto alla corrosione, che può derivare dalla comparsa della ruggine, dalla formazione di calcare o semplicemente dall’esposizione a sostanze chimiche. I tubi in pvc hanno il pregio di non trasmettere alcun sapore e alcun odore all’acqua, e ciò vuol dire che possono essere adoperati senza problemi per il trasporto dell’acqua potabile, a prescindere dal fatto che sia fredda o calda.

Notevoli anche le capacità meccaniche fino a 100 gradi, ma il vero punto di forza di queste soluzioni va individuato nel loro costo, che è estremamente conveniente se paragonato ai prezzi delle alternative. La resistenza al calore rappresenta, invece, il solo punto debole che è opportuno prendere in considerazione: al di sopra dei 100 gradi, infatti, questi tubi possono palesare dilatazioni che rischiano di comportare perdite o altri danni. Ovviamente, si tratta di un inconveniente che può essere facilmente prevenuto attraverso una manutenzione costante e accurata. Un altro potenziale svantaggio potrebbe essere individuato nella difficoltà di curvare i tubi in polipropilene, che sono semi-rigidi, ma a questo problema si può sopperire con l’introduzione di raccordi che permettono di cambiare direzione.

I tubi multistrato

Un tubo 2 pollici o di altro tipo in un impianto idraulico può anche essere multistrato. Questa composizione offre una grande semplicità per ciò che concerne la posa e prevede l’aggiunta di uno strato in alluminio, grazie al quale può essere garantita la curvatura adeguata. I tubi multistrato sono trattati con un procedimento chimico specifico che ha lo scopo di aumentarne la resistenza al calore e la robustezza; facili da reperire, sono meno costosi rispetto a quelli in rame ma non possono superare temperature di 90 gradi, o rischiano dilatazioni foriere di fastidiose perdite.

I tubi in rame

La terza alternativa che può essere presa in considerazione per i tubi di un impianto idraulico è rappresentata dal rame, i cui pregi sono conosciuti sin dai tempi più antichi: si tratta di un materiale atossico che da millenni viene adoperato per contenere e trasportare l’acqua, come avviene – per esempio – con gli acquedotti. Resistente agli urti e molto robusto, non corre il rischio di deteriorarsi con il passare del tempo e si dimostra affidabile anche a distanza di decenni. Il costo è elevato, ma è compensato dalle tante proprietà che vanta: il rame, infatti, è impermeabile e in grado di sopportare temperature molto alte. Anche in caso di rottura, inoltre, si può intervenire per ripararlo in modo agevole, senza problemi.